Ricette tipiche napoletane
Ragù
Ingredienti:
- Spezzatino Di Vitello: 1 Kg
- Tracchie (Costine) Di Maiale: 6
- Cipolle Medie: 2
- Passata Di Pomodoro: 2 L
- Olio D’oliva: 200 Gr
- Concentrato Di Pomodoro: 1 Cucchiaio
- Vino Rosso: Un Bicchiere
- Basilico
- Sale
Preparazione
Tagliate la cipolla e pezzetti e fatela soffriggere con olio fino a farla appassire. Aggiungete la carne e fate rosolare i vari pezzi da ogni lato. Sfumate con del vino rosso. Aggiungete il cucchiaio di concentrato di pomodoro e fatelo sciogliere in padella. Ricoprite con la passata di pomodoro e aggiustate di sale.
A questo punto mettete il tutto a fuoco lento e aspettate. Il sugo dovrà sobbollire. Ricoprite la pentola in cui cuoce il ragù con un coperchio senza che sia totalmente chiuso. Ogni tanto mescolate con un cucchiaio di legno o come dicono a Napoli “a cucchiarella”. Dopo circa 6 ore il vostro ragù è pronto.
Cuocete la pasta. Una volta scolata rimettetela nella pentola e aggiungete mestoli di ragù, ovviamente riscaldato, e amalgamate il tutto. Servite in piatto aggiungendo un altro po’ di ragù sopra, basilico e se vi va potete aggiungere un po’ di parmigiano. La carne verrà invece servita come secondo piatto.
Baccala fritto alla napoletana
Ingredienti:
Per 4-6 persone
- 1 kg di baccalà
- farina q.b.
- olio extravergine oppure olio di semi per friggere q.b.
Oltre a questi ingredienti si può aggiungere un pizzico di sale e pepe dopo la cottura.
Preparazione:
Per prima cosa dovete tagliare il baccalà a pezzi di circa 4 centimetri e metterli in un recipiente colmo d’acqua. In base alla grandezza del pezzo intero dovete calcolare dai 3 ai cinque gironi per ammollo in modo da farlo dissalare correttamente.
Qualche ora prima di friggere il baccalà, dategli un ultima sciacquata e lasciatelo scolare per bene.
Adesso è arrivato il momento di friggere il baccalà e il consiglio è quello di utilizzare una padella per friggere, in modo da sprecare meno olio possibile ed ottenere una cottura perfetta. Mettete circa 300/500 ml di olio in una padella e fatelo riscaldare per bene. La temperatura ottimale dell’olio per friggere il baccalà alla napoletana è di circa 180°C. Se non avete un termometro da cucina per calcolare la temperatura, potete far riscaldare l’olio per circa 3-5 minuti, unire una goccia d’acqua nella padella e se si dissolve velocemente vuol dire che l’olio è pronto per la frittura. Attenzione a non far fumare l’olio.
Intanto mettete abbondante farina in un recipiente poi infarinate uno ad uno i pezzi di baccalà.
Immergere nell’olio i pezzi di baccalà poco per volta. Se non volete scottarvi potete appoggiarli su di una schiumarola per poi adagiarli nell’olio bollente. Il tempo di cottura del baccalà fritto alla napoletana è di circa 5-6 minuti, se i pezzi sono di circa 4 centimetri. Inoltre bisogna rigirarli per un paio di volte durante la cottura, in modo da ottenere dei pezzi di baccalà fritti ben dorati e croccanti.
Se i pezzi di baccalà sono oltre i 5-6 centimetri, il tempo di cottura è di circa 10 minuti. In questo caso, il baccalà fritto alla napoletana deve essere rigirato più volte durante la cottura, abbassando anche leggermente la temperatura dell’olio.
Può capitare che la temperatura dell’olio non sia come indicato nella ricetta, in questo caso friggetelo finché non risulta ben dorato.
Dopo la cottura, riporre il baccalà su un foglio di carta assorbente, aggiungere un pizzico di sale e pepe e servire caldo.
Consigli: servire il baccalà fritto alla napoletana con un insalata e degli spicchi di limone.
Pizza fritta
ingredienti:
- 500 gr di pasta per le pizze
- 250 gr di ricotta
- 150 gr di mozzarella
- 100 gr di salame
- 30 gr di parmigiano
- sale
- pepe
- olio di semi
Preparazione:
La pasta per la pizza si prepara (volendone ottenere 3 teglie) disponendo a fontana 500 g. di farina 0 e 500 g. di farina 00, facendo un buco al centro dove verseremo 500 g. di acqua con all’ interno 25 g. di lievito di birra sciolto ed un pizzico di zucchero.
Incorporando il tutto man mano alla farina e lavorando l’ impasto, bisogna aggiungere poi 2 cucchiai di olio extra-vergine di oliva, un cucchiaio di sale e continuare così a lavorare il composto per almeno 20 minuti o comunque fino all’ ottenimento di un panetto liscio ed omogeneo. Dividete in tre parti l’ impasto ed adagiateli su un canovaccio pulito ed infarinato, coprite e lasciate lievitare, lontano da correnti d’ aria, per almeno 3 ore.
nel frattempo che la pasta lievita preparare l’imbottitura mettendo in una terrina la ricotta, la mozzarella e il salame tagliato tutto a dadini, il parmigiano, sale e pepe
Dopo la lievitazione, dividere la pasta della pizza in tante palline.
Stenderle con un mattarello o a mano in modo da fare tante pizzette (o pizzelle)
Distribuite qualche cucchiaio di imbottitura sulla metà del disco di pizza.
Richiudere le pizzette a forma di calzone e con le dita sigillate bene i bordi.
Poi fate lievitare ancora per mezz’ora.
Friggete adesso le pizze. Mettere l’olio di arachidi in una casserula dal bordo alto e quando l’olio diventa bollente friggere le pizze una o al massimo 2 per volta.
Friggere per un paio di minuti per lato.
Sollevate con una schiumarola e mettetele su della carta assorbente.
Portare subito in tavola calde calde.
Pizza di scarola
ingredienti:
Per la pasta:
• 400 g di farina
• 200 g di burro
• latte o acqua tiepida necessaria
• 20 g di lievito di birra
• zucchero
• sale
• pepe
• Altri ingredienti:
• 1 kg e 500 g di scarola
• 80 g di filetti di acciuga
• 150 g di olive di Gaeta denocciolate
• 50 g di capperi
• 2 cucchiai di pinoli
• 2 cucchiai di uvetta di Corinto (facoltativo)
• 1 uovo
• 1 spicchio d’aglio
• peperoncino
• olio
• sale
• pepe
Procedimento:
Fate la pasta: in una terrina diluite il lievito con un pizzico di zucchero e poca acqua tiepida, lasciatelo fermentare 10 minuti.
Lavorate tutti gli ingredienti indicati con il lievito aggiungendo l’acqua tiepida necessaria per ottenere un impasto liscio, omogeneo e non troppo morbido.
Sistematelo in una ciotola spennellata d’olio, sigillatela con la pellicola e lasciate lievitare la pasta per 20-25 minuti.
Preparate il ripieno: lessate brevemente la scarola in acqua poco salata, scolatela e dopo strizzatela. In una padella scaldate tre-quattro cucchiai d’olio, fatevi dorare lo spicchio d’aglio senza sbucciarlo e poi eliminatelo. Aggiungete le acciughe, i capperi, le olive, l’uvetta, i pinoli, il peperoncino e, per ultima, la scarola.
Fate insaporire il tutto per alcuni minuti, ritirate dal fuoco, regolate sale e pepe, lasciate raffreddare.
Foderate uno stampo con metà della pasta lievitata, riempitelo con l’impasto preparato distribuendolo bene senza schiacciarlo, coprite con la restante pasta tirata a disco, coprite, lasciate lievitare ancora per circa un’ora. Spennellate la superficie della pizza con l’uovo sbattuto, spolverizzatela con il sale, ponete in forno caldo a 190° e cuocete per circa 50 minuti. Ritirate e servite la pizza tiepida oppure fredda, in entrambi i casi è molto gustosa.
Impepata di cozze
Ingredienti:
- Pepe nerob.
- Cozze2 kg
- Aglio1 spicchio
- Olio extravergine d’olivab.
- Prezzemolo1 mazzetto
PER I CROSTONI
Pane casereccio (tipo pugliese) 8 fette
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale fino q.b.
Origano 1 rametto
Aglio 1 spicchio
Preparazione:
Per realizzare l’impepata di cozze iniziate dalla pulizia delle cozze: eliminate quelle con il guscio rotto o aperto poi sciacquatele sotto l’acqua corrente, poi pulitele una alla volta, raschiate il guscio con la lama di un coltellino per eliminare le incrostazioni, poi staccate la barbetta e passata una paglietta di metallo per eliminare le ultime impurità. Ponete le cozze in una ciotola con acqua fredda oppure copritele con un panno inumidito e conservatele in frigorifero (non più di 8-10 ore).
Intanto occupatevi dei crostoni: tagliate 8 fette di pane, in un ciotolina versate dell’olio e aromatizzatelo con un spicchio di aglio il sale, pepe e l’origano. Distribuite le fette di pane su una leccarda rivestita con carta da forno, spennellatele con l’emulsione di olio aromatizzato e tostatele in forno statico a 200° per qualche minuto , il tempo necessario per renderle dorate.
Ponete un filo di olio in una pentola capiente, aggiungete l’aglio e fatelo rosolare a fuoco l’aglio, poi versate le cozze pulite scolate dall’acqua, coprite con coperchio e proseguite la cottura finché non saranno dischiuse.
Non mescolate con il mestolo ma ruotate la pentola per mescolare. Quando tutte le cozze saranno aperte spegnete il fuoco e condite con prezzemolo tritato e abbondante pepe nero macinato, rimettete il coperchio e agitate la pentola per insaporire le cozze. Gustate l’impepata di cozze ben calda accompagnandola con i crostoni di pane.
Parmigiana di melanzane
Ingredienti:
- 1 Kg di melanzane
- 500 ml di passata di pomodoro
- 50 gr di formaggio
- 300 gr mozzarella
- 1 uovo
- basilico
- sale
- olio
Preparazione:
Preparate un sughetto leggero con la passata condendola con olio extravergine d’oliva, sale e basilico.
Lavare e spuntare le melanzane, togliere la buccia e tagliarle a fette sottili circa 3 mm.
Mettere le fette di melanzane in uno scolapasta e ricopritele con del sale grosso tra gli strati, mettete tutto in un lavello e riponete sopra un peso per lasciare fuoriuscire la loro acqua.
Dopo una mezzora, sciacquatele sotto l’acqua fredda e strizzarle delicatamente.
Friggere le melanzane in olio ben caldo finché non saranno dorate da entrambe i lati.
Battere un uovo e riporlo nelle melanzane fritte in modo tale che leghino tra loro.
Stendere sul fondo della pirofila uno strato di salsa preparata in precedenze, quindi uno strato di melanzane fritte accavallandole leggermente e ancora un po’ di salsa. Ricoprire con uno strato di mozzarella tagliata a fette, ricoprire con qualche mestolo di sugo e spolverare con del parmigiano grattugiato.
Iniziare a ricoprire con un altro strato di melanzane.
Terminare la preparazione della parmigiana di melanzane con uno strato di salsa e spolverizzate con abbondante parmigiano.
Cuocere in forno caldo a 180°C, per 30 minuti o fino e quando la sua superficie non risulterà bella gratinata.
Lasciar raffreddare la parmigiana di melanzane prima di servirla.
Pasta patate e provola
Ingredienti (per 4 persone con medio appetito)
- 320 g di pasta mista corta di Gragnano trafilata a bronzo, se potete
- 800 g di patate (non novelle, p’ ammmore ‘e Dddio!)
- 40 g di EVO, nello specifico lo Chef ha usato un olio del Cilento, profumatissimo e leggero
- 200 g di provola
- 100 g di pancetta
- 6 pomodorini del piennolo solo per dare colore
- tre foglie di basilico
- una costa di sedano
- una cipolla bianca
- uno spicchio di aglio
- parmigiano reggiano q.b.
- pepe nero q.b.
- sale q.b.
Preparazione:
Soffriggi in una pentola piuttosto profonda ed in olio EVO la cipolla tagliata finemente, con il sedano e l’aglio tritato. Fai imbiondire, avendo cura di non bruciare la cipolla.
Aggiungi le patate precedentemente tagliate a tocchetti, non troppo grandi, ma neanche troppo piccoli perché non perdano di consistenza.
Aggiungi la pancetta tagliata a sua volta a tocchetti.
Fai cuocere per qualche minuto, facendo attenzione che non si attacchi nulla al fondo della pentola.
A metà cottura delle patate, aggiungi i pomodorini tagliati a pezzi, che serviranno solo per dare un po’ di colore al piatto, sale, pepe e continuare la cottura mescolando.
Aggiungi le foglie di basilico spezzettate.
Quando le patate saranno cotte, aggiungi l’acqua per la cottura della pasta.
Sarà opportuno le prime volte versarne un piccolo quantitativo, aggiungendone altra se del caso.
Porta ad ebollizione, ed aggiungi, ove necessario, un altro po’ di sale.
Butta la pasta e portare a cottura sempre mescolando.
Tieni presente che la pasta di grano duro di Gragnano, soprattutto se trafilata al bronzo, ha un tempo di cottura un po’ lungo, ma scolala sempre al dente.
Spegni il fuoco ed aggiungi la provola tagliata a tocchetti, mescolando fino a che sarà azzeccata, cioè sciolta.
Aggiungi il parmigiano e servi irrorando con un filo di EVO.
Casatiello
Ingredienti per un casatiello grande:
Per la pasta:
- 1kg farina
- lievito di birra 2 cubetti
- 100 gr. strutto (sugna)
- poco sale, molto pepe
Per il ripieno:
- 400 gr. di pecorino (oppure formaggi misti: provolone piccante, grana, emmenthal, fontina, ecc.)
- 400 gr. di salame tipo Napoli
- sale, pepe.
Per la guarnizione:
- 5 uova
Preparazione:
La ricetta del casatiello, è uguale a quella del tortano, solo che le uova invece di essere sode e messe all’interno a pezzettini, vengono messe sopra crude e fermate da striscioline di pasta messe a croce sull’uovo.
Stemperate il lievito in acqua tiepida (che non sia troppo calda).
Disponete la farina a fontana, ponetevi al centro lo strutto, il sale, il pepe, il lievito sciolto nell’acqua, e aiutandovi con altra acqua tiepida, mescolate tutto fino a ottenere una pasta morbida che lavorerete con forza per una diecina di minuti battendola sul tavolo.
Fatela poi crescere in una terrina coperta, in luogo tiepido, per un paio d’ore o fin quando la pasta avrà raddoppiato di volume.
Tagliate tutti i formaggi e il salame a dadini.
Quando la pasta sarà cresciuta, staccatene una pagnottella e tenetela da parte.
Battete tutto l’impasto rimanente con le mani e stendetela allo spessore di un centimetro.
Disponete su tutta la superficie, uniformemente, il ripieno, e arrotolate con delicatezza la pasta, il più strettamente possibile.
Ungete di strutto un ruoto (uno stampo largo col buco centrale);
disponetevi il rotolo di pasta a ciambella, unendone bene le estremità e rimettetelo a crescere in luogo tiepido coprendolo con un panno.
Quando il casatiello avrà lievitato (accorreranno almeno due ore), disponete le 5 uova su di esso a intervalli regolari, e fermatele con delle striscioline incrociate fatte con la pasta che avete tenuto da parte.
Infine infornatelo a forno già riscaldato a 160° per i primi 10 minuti poi a 170°-180° per un’ora di cottura complessiva.
Sformatelo quando sarà tiepido.
Il casatiello, è ottimo sia caldo che freddo, e anche riscaldato.
Osservazioni: alle volte, quando nella pasta ci sono grassi e ripieno, la lievitatura tarda a verificarsi; sarebbe quindi opportuno, per non avere sorprese, fare la pasta il giorno precedente a quello in cui verrà consumato.
Frittata di maccheroni
ingredienti:
- 300 g di spaghetti
- 4 uova
- sale
- parmigiano
- una noce di burro
- pepe nero macinato fresco
- caciocavallo sorrentino o provola affumicata 100 g
- salame napoletano
- olio d’oliva
Preparazione:
Cuocere la pasta al dente e metterla in una terrina con le uova sbattute a cui avete aggiunto un pizzico di sale, il parmigiano, il burro, il salame tagliato a cubetti ed un po’ di pepe. Mescolate bene il composto. Se decidete di non cuocerla subito o se usate la pasta avanzata del giorno prima (va bene anche quella condita con sugo di pomodoro) aggiungete al composto circa 50 ml di latte, coprite con la pellicola alimentare e conservate in frigo fino al momento della cottura; altrimenti procedete direttamente alla cottura della frittata.
Riscaldate in una padella antiaderente un filo d’olio, versate metà composto di pasta mettete il caciocavallo tagliato a fettine sottili e ricoprite con la restante pasta. Fate cuocere a fuoco lento. Quando si forma una leggera crosticina sul lato inferiore giratela con l’aiuto di un coperchio o piatto e completate la cottura. Servitela calda, tiepida o fredda è sempre buona.
Fresella
ingredienti:
- freselle
- pomodori
- basilico
- tonno in scatola
- origano
- olio extravergine di oliva
Preparazione:
Prendete la fresella e bagnatela per qualche secondo sotto l’acqua corrente. Il tempo esatto non possiamo stabilirlo perchè varia tantissimo in funzione del tipo di fresella che avete acquistato. Il consiglio è quello di comprare freselle non troppo alte, ma larghe, in modo che possiate riempirle bene di condimento e al contempo mantenere una buona croccantezza.
Tagliate i pomodori a pezzettini. Metteteli in una ciotola, con il tonno anch’esso spezzettato e il basilico. Quest’ultimo lo potete mettere a foglia intera o sminuzzarlo con le forbici. Aggiungete sale, una macinata di pepe e delle abbondanti manciate di origano.
Mescolate per bene il condimento e riempite la superficie della fresella. Un filo d’olio extra vergine e il piatto è pronto.
Polpette
ingredienti:
- 500gr carne macinata
- mollica pane raffermo
- parmigiano
- 1 uovo
- latte
- aglio
- prezzemolo
- pepe
- sale
- 500gr pomodori
- cipolla
- olio
Preparazione:
dopo aver bagnato la mollica di pane nel latte, mescolate con la carne macinata, prezzemolo ed aglio tritati.
unitevi sale, pepe, uovo e parmigiano e mescolate bene il composto. formate delle polpette e friggetele.
a parte preparate il sugo con cipolla, sale, olio e pomodori pelati.
mettete le polpette fritte nel sugo e lasciatele per una decina di minuti.
Braciole napoletane al sugo
ingredienti:
- 600 gr (4 fette) di carne palettina/pezza a cannella
- 30 gr di pinoli
- 30 gr di uvasultanina
- 60 gr di pecorino
- 750 ml di passata di pomodoro
- 1 spicchio di aglio
- prezzemolo
- 1 cipolla
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- basilico
- sale
- pepe
- olio extravergine di oliva
preparazione:
Ponete le fette di carne su un tagliere e battetele leggermente con un batticarne
Spolverizzare le fettine di carne con sale e pepe, aggiungere quindi una manciata di pinoli e uvetta.
Aggiungere l’aglio e il prezzemolo tritato e infine ricoprire tutto con il pecorino lasciando liberi i bordi della carne.
Chiudete le fette arrotolandole come un involtino e sigillatele inserendo 4 stuzzicadenti in maniera trasversale nella braciola.
In una pentola capiente, far soffriggere la cipolla tagliata a velo in un paio di cucchiai d’olio.
A questo punto disponete le braciole nella pentola e fatele rosolare.
Salare, pepare e sfumate con il vino bianco.
Aggiungete ora la passata di pomodoro e il basilico e coprite con un coperchio.
Lasciate cuocere le braciole al sugo a fiamma bassissima per almeno due ore. Il ragù dovra’, come si dice a Napoli, pippiare parola onomatopeica che descrive il suono del ragu’ che cioe’ dovra’ sobbollire.
A questo punto, togliere il coperchio e far restringere il sugo.
Una volta pronto il sugo potete cuocere della pasta da condire con il sugo delle braciole e utilizzate quest’ultime come secondo piatto.
Insalata di rinforzo
ingredienti:
- 1 cavolfiore di media dimensione
- 1 scarola riccia, indivia riccia (facoltativa)
- 100 gr. di olive nere di Gaeta
- 100 gr. di olive verdi
- 100 gr. papaccelle
- 100 gr. capperi sotto sale
- 100 gr. sottaceti misti
- 6-8 acciughe sotto sale
- pepe, sale, olio extravergine d’oliva, aceto
Preparazione:
Lavare e tagliare il cavolfiore, dividendolo in tante piccole cimette. Lessarlo in abbondante acqua salata, ma per non più di dieci minuti, perché le cimette devono restare belle sode, non devono diventare molli. Scolare e lasciare raffreddare. Quando la cimette si saranno raffreddate, disporle in una grossa insalatiera e condirle con 4 cucchiai di olio e 4 cucchiai di aceto, aggiungere sale e pepe q.b. e rimestolare delicatamente. Se facciamo uso della scarola riccia, questa va lavata, scolata molto bene e spezzettata a mano in piccoli pezzetti che andranno messi nell’insalatiera insieme alla cimette.
Prendiamo ora le pappaccelle, ci togliamo torsolo e semi e le tagliamo grossolanamente in spicchi. Puliamo poi le acciughe sotto sale, le dividiamo in filetti e le tagliamo a pezzetti aggiungendole all’insalata insieme agli altri sottaceti, alle olive ed ai capperi dissalati. Rimestoliamo delicatamente il tutto e lasciamo riposare alcune ore prima di servire.
Struffoli
ingredienti:
- Farina 600 gr ,
- Uova 4 + 1 tuorlo,
- zucchero 2 cucchiai ,
- burro 80 gr (una volta si usava lo strutto: 25 gr.)
- 1 bicchierino di limoncello o rum,
- Scorza di mezzo limone grattuggiata
- Sale un pizzico
- olio (o strutto) per friggere
Per condire e decorare:
- Miele 400 gr ,
- confettini colorati (a Napoli si chiamano “diavulilli”)
- confettini cannellini (confettini che all’interno contengono aromi alla cannella)
- 100 gr di arancia candita, 100 gr di cedro candito, 50 gr di zucca candita (si trova solo a Napoli: si chiama “cucuzzata“)
Questa è la ricetta tradizionale caratterizzata dall’assenza di lievito e struffoli particolarmente croccanti. Nel caso si preferiscono più gonfi, si può aggiungere all’impasto un pizzico di bicarbonato o di ammoniaca per dolci. In questo caso, la pasta deve riposare alcune ore.
Procedimento:
Disponete la farina a fontana sul piano di lavoro, impastatela con uova, burro, zucchero, la scorza grattugiata di mezzo limone,un bicchierino di rum e un pò di sale. Ottenuto un amalgama omogeneo e sostenuto, dategli la forma di una palla e fatelo riposare mezz’ora. Poi lavoratela ancora brevemente e dividetela in pallottole grandi come arance, da cui ricavare, rullandoli sul piano infarinato, tanti bastoncelli spessi un dito; tagliateli a tocchettini che disporrete senza sovrapporli su un telo infarinato.
Al momento di friggerli, porli in un setaccio e scuoterli in modo da eliminare la farina in eccesso.
Friggeteli pochi alla volta in abbondante olio bollente: prelevateli gonfi e dorati, non particolarmente coloriti. Sgocciolateli e depositateli ad asciugare su carta assorbente da cucina.
Fate liquefare il miele a bagnomaria in una pentola abbastanza capiente, toglitela dal fuoco e unite gli struffoli fritti, rimescolando delicatamente fino a quando non si siano bene impregnati di miele. Versare quindi la metà circa dei confettini e della frutta candita tagliata a pezzettini e rimescolare di nuovo.
Prendete quindi il piatto di portata, mettetevi al centro un barattolo di vetro vuoto (serve per facilitare la formazione del buco centrale) e disponete gli struffoli tutt’intorno a questo in modo da formare una ciambella. Poi, a miele ancora caldo, prendete i confettini e la frutta candita restanti e spargetela sugli struffoli in modo da cercare di ottenere un effetto esteticamente gradevole.
Quando il miele si sarà solidificato, togliete delicatamente il barattolo dal centro del piatto e servite gli struffoli.
Pastiera napoletana
Ingredienti per la pasta: per 12 persone:
- una confezioni da 1 kg. di pasta frolla surgelata
- 700 gr. di ricotta di pecora
- 400 gr. di grano cotto (si trova in scatola nei supermercati, oppure lo puoi sostituire con: orzo perlato che va messo a bagno la sera prima e cotto per 30 minuti o del riso a chicco tondo per dolci cotto per circa 20 minuti)
- 600 gr. di zucchero
- 1 limone
- 50 gr. di cedro candito
- 50 gr. di arancia candita
- 50 gr. di zucca candita (si chiama “cucuzzata“) oppure altri canditi misti
- 100 gr. di latte
- 30 gr. di burro o strutto
- 5 uova intere + 2 tuorli
- una bustina di vaniglia
- un cucchiaio di acqua di fiori d’arancio
- pizzico di cannella (facoltativo)
preparazione:
Fate scongelare la pasta frolla a temperatura ambiente.
Versate in una casseruola il grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata di 1 limone; lasciate cuocere per 10 minuti mescolando spesso finchè diventi crema.
Frullate a parte la ricotta, lo zucchero, 5 uova intere più 2 tuorli, una bustina di vaniglia, un cucchiaio di acqua di fiori d’arancio, e un pizzico di cannella (facoltativo)
Lavorare il tutto fino a rendere l’impasto molto sottile. Aggiungere una grattata di buccia di un limone e i canditi tagliati a dadi. Amalgamare il tutto con il grano.
Prendete la pasta frolla scongelata, o quella fatta da voi e distendete l’impasto allo spessore di circa 1/2 cm con il mattarello e rivestite la teglia (c.a. 30 cm. di diametro) precedentemente imburrata, ritagliate la parte eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce.
Versate il composto di ricotta nella teglia, livellatelo, ripiegate verso l’interno i bordi della pasta e decorate con strisce formando una grata che pennellerete con un tuorlo sbattuto.
Infornate a 180 gradi per un’ora e mezzo finché la pastiera non avrà preso un colore ambrato; lasciate raffreddare e, prima di servire, spolverizzate con zucchero a velo.
Consigli: La pastiera è ancora più buona se mangiata qualche giorno dopo. Può esser ancora conservata altri giorni (almeno 4) rigorosamente fuori dal frigorifero, coperta da un panno bianco di lino (non dalla pellicola), successivamente può essere conservata in frigo per altri giorni.
La pastiera viene infornata nel classico “ruoto” di ferro stagnato o di alluminio, e una volta cotta, essendo fragile e friabile, per conservarla è meglio lasciarla nello stampo.
Alcune persone non gradiscono la consistenza del grano cotto troppo granuloso, quindi lo frullano appena finito di cuocere nel latte con un frullino a immersione perché diventi liscio e omogeneo.